LIDODISSEA Prova aperta al termine della residenza artistica, venerdì 26 maggio, alle 21, al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro.
di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari regia Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru luci Mattia Bagnoli produzione IGS APS, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Fondazione Palazzo Litta per le Arti Onlus, Accademia Perduta – Romagna Teatri SCRL, Comune di Bassano del Grappa sostegno da parte di CapoTrave/Kilowatt, Teatro dei Venti
LidOdissea parte dallo studio e dall’analisi dell’Odissea omerica – dei personaggi, delle dinamiche e delle tematiche presenti – per riscrivere una nuova storia. Un’Odissea 2.0. Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea. La Compagnia Berardi Casolari nasce nel 2003. Tra gli spettacoli più importanti ancora in tournée “Io provo a volare – omaggio a Domenico Modugno” (2010); “In fondo agli occhi” (2013), per la regia di Cèsar Brie; “Amleto take away” (2018) che vale a Gianfranco Berardi il premio Ubu, “I figli della Frettolosa” (2019). LidOdissea è una drammaturgia originale, che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea già attuata in opere precedenti della Compagnia Berardi Casolari, come Amleto take away, I figli della frettolosa e In fondo agli occhi. Il lavoro risponde al desiderio di indagare il senso di inquietudine che, come uno spettro, aleggia sull’uomo contemporaneo immerso nella società che lo circonda, e sull’inadeguatezza che il confronto con essa produce in lui. Oggi viviamo in continuo bilico tra il farcela e il non farcela e anche quei problemi, che un tempo erano considerati appannaggio delle giovani generazioni, si sono estesi a macchia d’olio, coinvolgendo fasce d’età che arrivano fino ai 50/60 anni: una macrogenerazione, accomunata da senso di impotenza, inadeguatezza, impossibilità a superare o a raggiungere gli obiettivi imposti dalla società della performance nella quale tutti siamo immersi. In linea con la ricerca poetica di Berardi Casolari, anche in LidOdissea il tema della cecità è presente, ma non come punto di partenza autobiografico, quanto come metafora di una dimensione sensoriale che attanaglia l’intera società contemporanea: la cecità come limite mentale al quale l’uomo contemporaneo è assuefatto e sul quale i protagonisti tenteranno di riflettere e portare l’attenzione, scardinando attraverso un lungo viaggio tutte le certezze dello spettatore. www.berardicasolari.it