Il linguaggio che siamo diventati

Incontro pubblico

Questa edizione di Kilowatt Festival ha al centro uno spazio bianco, che fino a qualche settimana fa era occupato da Romeo Castellucci, fondatore della Societas Raffaello Sanzio, uno dei registi italiani più apprezzati nel mondo. Dopo l’avvio pioneristico con Mariangela Gualtieri nel 2016, e le presenze di Ermanna Montanari e Virgilio Sieni, come madrina/padrino nel 2017 e 2018, quest’anno avevamo raggiunto un accordo con Castellucci, quale padrino dell’edizione 2019: erano in programma due repliche del suo spettacolo Giudizio. Possibilità. Essere., un convegno, una mostra fotografica e la proiezione di un film a lui dedicati. Il 5 giugno scorso, su Facebook, si è scatenata una polemica rispetto al linguaggio e ai contenuti di un nostro post che aveva il fine di ricercare alcune volontarie che partecipassero allo spettacolo di Castellucci.

Scarso rispetto del valore del lavoro e uso improprio di alcuni stereotipi di genere sono le accuse che hanno accompagnato la polemica sui social, che è esplosa fino a creare un ambiente così tossico da far scegliere a Castellucci di annullare la sua presenza. L’intera vicenda ha provocato in noi dispiacere e l’esito finale ci ha lasciati sconcertati, sia per il valore del programma che avevamo preparato, sia per l’impegno di almeno sette mesi che tutto ciò aveva richiesto. Una volta metabolizzata la battuta d’arresto, abbiamo deciso di farne un elemento generativo. Da qui nasce l’idea di organizzare, in tutta corsa, l’incontro pubblico Il linguaggio che siamo diventati (di cui segue la descrizione) al quale chiunque sia interessato può considerarsi invitato. lo staff di Kilowatt

INCONTRO PUBBLICO: IL LINGUAGGIO CHE SIAMO DIVENTATI

Biblioteca Comunale Sabato 20 luglio 2019, 10:00-14:00 15:00-17:00

L’incontro tocca tre zone incandescenti: le modalità del dialogo pubblico in rete, anche nella polarizzazione delle posizioni; le fragili condizioni di lavoro nell’intermittenza della produzione culturale e artistica; l’esigenza di rinnovare l’immaginario legato alle questioni di genere. A legare i tre temi, come un filo rosso, è il linguaggio: come ci autorappresentiamo? La giornata, pensata come momento di pedagogia collettiva, si articolerà in tre momenti dedicati a ciascuno dei temi: sono stati invitati a introdurli esperti riconosciuti in diversi ambiti e discipline, lasciando un ampio spazio al confronto e allo scambio libero di riflessioni.

Cadere nella rete – sessione coordinata da Laura Gemini Il dibattito online è smaterializzato e disincarnato: il consenso e il dissenso, l’entusiasmo e l’indignazione, tendono a porsi in una prospettiva binaria. In che maniera questa modalità ricade sulla realtà quotidiana? Chi crea e fruisce dei linguaggi artistici riesce a costruire modalità di comunicazione diverse, o finisce per riprodurre le dinamiche dell’hate speech?

Precarie prove di comunità – sessione coordinata da Sergio Lo Gatto Diamo per scontati comportamenti che sono diventati consuetudine, come il precariato strutturale e il ritmo dell’intermittenza, nonché la fragilità delle politiche lavorative e la scarsità delle risorse. Come queste condizioni influenzano le modalità di relazione e comunicazione nell’ambiente culturale? Una riflessione collettiva, anche online, può contribuire a un loro ripensamento?

Rinnovare l’immaginario: genere e linguaggio – sessione coordinata da Maddalena Giovannelli Il linguaggio contribuisce a creare la soggettività, le relazioni e la società. Da sempre gli studi di genere indagano i rapporti fra identità, alterità e comunicazione. In che modo il linguaggio che utilizziamo contribuisce a confermare le dinamiche di potere in relazione al genere? Quali sono le strade possibili per sottrarre il linguaggio agli stereotipi, e per rinnovare il nostro immaginario?

Intervengono: Laura Gemini è professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Urbino e curatrice del blog L’incertezza creativa in cui si occupa di performance e teatro, immaginario contemporaneo e media vecchi e nuovi. È co-autrice del libro Fenomenologia dei social network (con Giovanni Boccia Artieri e altri, Guerini, 2017).

Vera Gheno si occupa dei comportamenti linguistici delle persone in rete e insegna come docente a contratto presso l‘Università di Firenze; ha gestito la comunicazione social dell’Accademia della Crusca e attualmente lavora con Zanichelli. I suoi ultimi libri sono Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello (con Bruno Mastroianni, 2018, Longanesi) e Potere alle parole, in uscita per Einaudi.

Bruno Mastroianni è filosofo, giornalista, social media manager per la Rai. Si occupa di discussioni online, conflitti e comunicazione di crisi (www.brunomastro.it). Tiene corsi di etica della comunicazione digitale in università, aziende e organizzazioni no profit. Ha scritto La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico (Cesati, 2017).

Antonio Pavolini, è un analista dell’industria dei media impegnato nell’esplorazione dei nuovi trend e modelli di business della transizione digitale. Autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche su questi temi, collabora con università e istituti di ricerca nazionali e internazionali. Nel 2016 ha pubblicato Oltre il Rumore – Perché non dobbiamo farci raccontare internet dai giornali e dalla TV (Ledizioni).

Graziella Priulla è una sociologa e saggista italiana che ha insegnato a lungo all’Università di Catania. I suoi studi riguardano i mezzi di informazione, la comunicazione pubblica e il sessismo. Tra i suoi libri più recenti C’è differenza. Identità di genere e linguaggi (FrancoAngeli, 2013) e Parole Tossiche. Cronache di ordinario sessismo (Settenove, 2014).

Hanno garantito la loro partecipazione: – Giulio Boato (Regista) – Sofia Bolognini (Collettivo Bolognini/Costa) – Matteo Brighenti (Doppiozero, Paneacquaculture) – Stefano Brilli (IUAV Venezia) – Katia Caselli (WeGil) – Alessia Casini (Sosta Palmizi) – Manuela Cherubini (Psicopompo Teatro) – Rosanna Cieri (Regista Compagnia MOTUS) – Tito Ciotta (Tagteatro) – Massimo Colonna (Corriere dell’Umbria, Umbria24.it) – Franco D’Ippolito (Direttore Teatro Metastasio di Prato) – Catia Del Furia (Assessore alle pari opportunità Comune di Sansepolcro) – Erika Di Bernardo (Teatrionline) – Valeria Di Loreto (Psicologa consulente Tribunale di Terni) – Simona Maria Frigerio (Persinsala) – Francesca Giuliani (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino) – Alessandro Iachino (TeatroeCritica) – Diego Malcangi (Euronews) – Elisa Merendelli – Simone Pacini (Fatti di Teatro) – Allegra Palù – Tiziano Panici (Dominio Pubblico) – Michele Pascarella (Gagarin Orbite Culturali, Hystrio) – Marina Petrillo (Teatro della Tosse) – Teresa Piantedosi (Studentessa in psicologia) – Enrico Piergiacomi (Doppiozero) – Eleonora Pippo (Regista) – Gianni Redi (Chimera Arcobaleno Arcigay) – Matteo Rossetti – Maria Francesca Stancapiano (Liminateatri) – Luciano Uggè (Agenzia Stampa Italiana) – Micol Viti (Compagnia MOTUS) Lista in aggiornamento, per iscriversi inviare email a michele.rossi@kilowattfestival.it Ingresso gratuito

Ingresso gratuito

Free entrance

DATA INIZIO:luglio 20, 2019
ORARIO INIZIO:10.00-14.00/15.00-17.00

LOCALITÀBiblioteca Comunale
PREZZO BIGLIETTO INTERO0€
PREZZO BIGLIETTO RIDOTTO0€
FOTO E VIDEO DAL FESTIVAL