PENSARE, FARE, SCRIVERE DELLA LUCE

PENSARE, FARE, SCRIVERE DELLA LUCE │DRAMMATURGIA DELLA LUCE

LO SPAZIO DEL TEATRO CONTEMPORANEO

LA TERZA EDIZIONE DEL LABORATORIO A CURA DEL LIGHT DESIGNER 

GIANNI STAROPOLI E DELL’AUTORE E REGISTA MICHELANGELO BELLANI

DAL 19 AL 24 GIUGNO 2023

INVIO CANDIDATURE ENTRO LUNEDÌ 24 APRILE

Per il terzo anno consecutivo si rinnova l’appuntamento con il laboratorio Pensare, fare, scrivere della luce │Drammaturgia della luce. Lo spazio del teatro contemporaneo, organizzato dall’Associazione CapoTrave/Kilowatt di Sansepolcro e condotto dal light designer Gianni Staropoli e dall’autore e regista Michelangelo Bellani.

Il laboratorio si terrà da lunedì 19 a sabato 24 giugno, al Teatro alla Misericordia di Sansepolcro, per un’esperienza di formazione unica sul rapporto tra spazio e luce: un’occasione di immersione e approfondimento poetico, drammaturgico e filosofico per indagare, studiare e praticare la luce. Il ciclo di incontri integra la riflessione teorica e l’artigianato teatrale e prevede momenti di esercitazione pratica. L’intento è quello di creare un terreno di scambio creativo e uno spazio fluido di confronto a partire da tre termini chiave: pensare, fare, scrivere della luce.

Concepire e progettare la luce vuol dire interagire con uno spazio, percepirlo, coglierne l’essenza luminosa, creare delle situazioni luminose dentro le quali le/gli attrici/attori/performers possano agire e reagire in totale armonia e organicità. Immaginare una relazione attiva e significativa con la luce i corpi e lo spazio: portare e concretizzare azioni, mettere in luce-nella luce concetti e sentimenti, quindi entrare nell’orbita del linguaggio della scena, che si traduce sostanzialmente nell’incontro tra scena e spettatori. (Gianni Staropoli, Michelangelo Bellani)

Il laboratorio è rivolto indistintamente a light designer e a chi si occupa regia, coreografia, ad  attrici/attori, danzatrici/danzatori e a tutte/i coloro che hanno il desiderio di approfondire alcune riflessioni, questioni poetiche, filosofiche e tecniche della luce e dello spazio del teatro contemporaneo. Si terrà in presenza da lunedì 19 a sabato 24 giugno (dalle 10 alle 18)presso il Teatro alla Misericordia di Sansepolcro. Ha un costo complessivo di € 180,00 e verrà attivato con un minimo di 11 partecipanti. Invio candidature entro lunedì 24 aprile. L’organizzazione mette a disposizione delle possibilità di alloggio in camere doppie/triple, a prezzo convenzionato, presso La Casa degli Artisti di Sansepolcro.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a michele.rossi@kilowattfestival.it 

Gianni Staropoli, light designer

Inizia la sua attività professionale nel 1997, collaborando con il poeta, regista e attore Marcello Sambati, fondatore della compagnia Dark Camera, gruppo protagonista dell’avanguardia romana degli anni ’70. Con lui stabilisce una fertile sinergia creativa, a partire dallo spettacolo Prometheu (1998). Dal 2001 al 2006 è assistente del light designer Roberto De Rubis per numerosi lavori e progetti in teatro, musei e altri luoghi storici. Nel 2003 intraprende un nuovo percorso di studio e ricerca della luce e dello spazio scenico come elementi coessenziali e costitutivi del nuovo linguaggio teatrale contemporaneo, seguendo il lavoro di diverse compagnie e collaborando stabilmente con registe/i e coreografe/i quali Marcello Sambati, Silvia Rampelli, Veronica Cruciani, Alessandra Cristiani, Lucia Calamaro, Bellani/Baglioni, Biancofango, Deflorian/Tagliarini, Massimiliano Civica, Enzo Cosimi, Francesco Marilungo, Bartolini/Baronio, Cristina Rizzo, Carmelo Rifici, Lucia Guarino, Pier Lorenzo Pisano, Jacopo Gassman.

Attualmente collabora stabilmente con diverse/i registe/i e coreografe/i per produzioni italiane e internazionali e tiene laboratori per l’Università e per professioniste/i dello spettacolo, sull’uso della luce nello spazio del teatro contemporaneo e sulla drammaturgia della luce. Nel 2022 è protagonista del film-documentario “La parte maledetta. Viaggio ai confini del Teatro”. Un progetto Teatro Akropolis – Regia Clemente Tafuri e David Beronio.

Nel 2017 riceve il premio Ubu per il Miglior Disegno Luci per lo spettacolo Il cielo non è un fondale di Deflorian/Tagliarini. Nel 2019 riceve il premio Ubu per il Miglior Disegno Luci per lo spettacolo Quasi niente di Deflorian/Tagliarini. Nel 2022 è finalista al Premio Ivo Chiesa – Mestieri del teatro (dedicato a Sandro Sussi).

Michelangelo Bellani – Autore, Regista

La sua visione artistica è influenzata dal contatto, sin dall’infanzia, con il maestro del cinema Michelangelo Antonioni del quale il padre Enrico è stretto collaboratore e aiuto-regista. Si laurea in Filosofia all’Università di Perugia con una tesi su Pier Paolo Pasolini e Guy Debord. Nel 1997 incontrando l’artista Nilo Negroni, fonda con Marianna Masciolini e un manipolo di amici la compagnia giovanile dell’Olt residente presso il Teatro Subasio di Spello (Pg). Con Marianna Masciolini e C.L.Grugher ha fondato e diretto dal 2007 al 2018, La società dello spettacolo: gruppo di ricerca teatrale le cui produzioni hanno ricevuto riconoscimenti in festival nazionali e internazionali (Premio Independents ArtVerona 2014, Premio Scenario per Ustica 2015, Premio In-Box 2016, Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2017). Per il cinema e la tv ha lavorato come attore, aiuto-regista e regista in documentari, cortometraggi e film in produzioni indipendenti, Rai e Mediaset. Sòccantare di cui è co-autore e regista riceve il Premio come miglior documentario al PerSo Film Festival 2015 nella sezione Umbria in celluloide.

Nel triennio 2015-2017 ha ideato ed è stato co-curatore della rassegna internazionale Performing Santa Caterinanell’ambito del progetto per i centri di residenza teatrale istituiti dal MiBACT, inoltre dal 2016 al 2018 è stato co-curatore artistico di L’altra Mente Festival dedicato al disagio mentale.

È autore di vari testi teatrali quasi tutti rappresentati. A partire dal monologo Gianni ha dato vita a un progetto artistico con l’attrice e drammaturga Caroline Baglioni (miglior autrice under 40 a La Biennale di Venezia 2019) con la quale ha realizzato Mio padre non è ancora nato, secondo elemento di una trilogia dedicata ai legami di sangue, presentato in prima assoluta al Festival dei 2mondi di Spoleto 2018 e vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2022 e del bando Visionari al Kilowatt Festival 2019. L’ultima creazione Confessione di sei personaggi, presentata in anteprima al Festival Contemporanea di Prato, ha debuttato al Festival Primavera dei Teatri 2022 di Castrovillari.

Come docente e formatore ha tenuto numerosi laboratori teatrali per studenti e adulti. Ha curato progetti dell’Unione Europea nell’ambito dei programmi L.L.P. – Grundtvig, Cultura ed Erasmus collaborando con svariate istituzioni culturali dei paesi europei.

Ingresso gratuito

Free entrance

DATA INIZIO:giugno 19, 2023