#teatro
Merli-Serena
Ars moriendi – L’arte di vivere
prova aperta venerdì 11 aprile, ore 21:00
di Francesca Merli e Laura Serena
con Laura Serena
in video Alessandro Cucci, Massimo Lusuardi, Giacomo Conte, Gianluca Cottafava, Andrea Messori
regia Francesca Merli
drammaturgia Francesca Garolla
riprese video e direzione della fotografia Francesco Giacomel
montaggio Francesco Marotta
sound design Giacomo Benvenuto
con il sostegno delle residenze La Corte Ospitale e Dialoghi – CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia
Lo spettacolo è la rappresentazione di un’indagine condotta dall’attrice protagonista in scena. Una donna che ha subito un lutto, ma che sembra averlo superato nel migliore dei modi, tanto da essere chiamata in teatro a condurre una sorta di “lezione spettacolo”, in cui dialoga con diversi professionisti della morte, che verranno presentati in forma video. La protagonista tenterà per tutto lo spettacolo di condurre il pubblico in un percorso di conoscenza della morte senza lasciare che trapeli nulla della sua storia personale, convinta che solo in modo distaccato sia possibile avvicinarsi all’argomento.
MERLI-SERENA è un duo composto dalla regista Francesca Merli e dall’attrice Laura Serena. Tutto nacque nel 2016 quando Francesca Merli fondò a Milano la compagnia “Domesticalchimia”. Nel 2017 Merli e Serena si conobbero a un concorso che si ispirava a “Comizi d’amore” di Pasolini, al quale furono entrambe selezionate. Da allora le due divennero il nucleo ideativo e autoriale dei progetti successivi della compagnia. Ogni lavoro nasce da una ricerca personale che diventa collettiva attraverso l’interpellazione della società: dall’amore per il giornalismo d’inchiesta e il cinema, Merli e Serena prendono spunto per intervistare le persone di volta in volta sui temi indagati. Le esperienze raccolte forniscono immagini evocative da portare sul palco, storie singole che diventano universali. Nel reale si scovano bivii, fratture, pezzi di vetro che riflettono un momento storico. Dalle inchieste si va alla scrittura, e da lì di volta in volta alla ricerca del linguaggio più coerente per arrivare al cuore e alla pancia del pubblico, nell’intento di immergerlo nella questione, di interrogarlo o meglio interrogarci insieme sul nostro modo di essere umani. Da sempre la multimedialità fa parte del linguaggio scenico della compagnia e il video è spesso parte integrante della scena.